Spectrum, struttura interna

 Molto probabilmente, l’home computer più famoso degli anni ’80 è certamente lo Spectrum.

Sir Sinclair sicuramente con questo modello sbaragliò gran parte della concorrenza.

In questo articolo vdremo alcuni aspetti intimi di questa interessante macchina.

Spectrum e i numeri casuali

Q ualcuno forse si ricorderà del problema della generazione dei numeri pseudocasuali nei vecchi home computer.

La funzione Basic che si occupava di questo problema era la RND. Questa funzione restituiva un valore numerico.

Uno dei giochi più semplici, e più banali, era sicuramente “pensa un numero…”. Per realizzare questo semplice gioco si utilizzava un generatore di numeri pseudocasuali, si chiamano così perché il computer generava sempre la medesima sequenza di numeri casuali.

La grafica ai tempi dello Spectrum

 Si fa presto a dire GPU o DirectX, ma una volta non esistevano queste possibilità. Allora quali accorgimenti si potevano utilizzare per aumentare le prestazioni dei giochi di una volta? Parlo dei mitici anni ’80.

La soluzione più semplice era quella di utilizzare il linguaggio principe, cioè l’assembler.

Protezione, come si faceva una volta

 Oggi la protezione dei programmi utilizza diverse tecniche più o meno complesse.In passato, nel boom degli home computer, l’esigenza era fortemente sentita perché occorreva, come oggi, proteggere l’investimento per la creazione dei giochi.

Ogni home computer utilizzava tecniche particolari per posizionare le routine software necessarie per la protezione, ma non solo, utilizzavano anche zone di memoria particolari.

D6809, l’home computer di Dave Dunfield

Cubix era il sistema operativo di D6809, l’home computer progettato e realizzato da Dave Dunfield.

Clive Sinclair e Steve Wozniak sono sicuramente due importanti figure che negli anni  ’80 hanno dominato la scena degli home computer con le loro idee e prodotti.

Chiaramente, sono solo due esempi perché i personaggi di allora furono veramente numerosi e ricordarli tutti in questo articolo risulta impossibile.