Western Digital, svelato il primo hard disk da 20 TB

Finalmente l’attesa è terminata: Western Digital ha tolto i veli al nuovissimo Ultrastar DC HC650, che può contare su una spettacolare e innovativa capienza da 20 TB. Si tratta di un disco che va a sfruttare un gran numero di tecnologie differenti per poter garantire un simile risultato.

Western Digital, lanciate tante novità molto interessanti

Anche se chiaramente i dischi che si basano su memorie che presentano uno stato solido, ovvero gli SSD, c’è chi ancora punta sugli hard disk, che vengono definiti come “tradizionali”, visto che vanno a impiegare i piatti rotanti su cui avviene la registrazione magnetica delle informazioni.

Western Digital ha deciso di lanciare un’offerta molto interessante per i suoi nuovissimi dischi per data center: stiamo facendo riferimento agli innovativi Ultrastar DC HC650 da 20 TB e Ultrastar DC HC550 da 18 TB che può contare sulla tecnologia EAMR.

Gli hard disk sono in grado di produrre GB di metadati, che possono essere tranquillamente conservati sulla OptiNAND. Non solo, dal momento che possono essere sfruttati anche in real time, andando a liberare dello spazio che può tornare decisamente utile su tutti quei piatti per i dati degli utenti.

Scendendo ancora più nello specifico, si sta facendo riferimento al metadato denominato RRO, ma anche a tutti quelli che svolgono un ruolo di primo piano nelle attività di scrittura, registrate con l’intento di abbassare quella che viene chiamata ATI.

Nelle generazioni di hard disk che abbiamo avuto fino a questo momento, è bene mettere in evidenza come le varie attività legate alla scrittura erano oggetto di registrazione sulla traccia. Gli aggiornamenti, invece, si riferivano più che altro alle tracce intere. OptiNAND, invece, ha la capacità di provvedere ad effettuare la registrazione di tutte quelle attività di scrittura sull’iNAND dal punto di vista prettamente settoriale, come ha voluto ricordare il colosso Western Digital.

Questi due dispositivi si caratterizzano per avere in comune la medesima piattaforma, che è stato oggetto di apposita sigillatura e che poi è stata riempita usando l’elio. Da notare come siano stati inseriti nove piartti da 2.2 TB, che sono stati scritti usando in modo particolare la tecnologia ePMR, oltre che un attuatore a tre strati.

I piatti ePMR si caratterizzano, inoltre, per poter contare su un livello di densità che arriva fino a 1135 Gbit per ciascun pollice quadrato. Si tratta del livello massimo che è stato garantito, perlomeno per questo periodo, nel campo degli hard disk. Tra questi due prodotti, inoltre, differisce il firmware, con l’intento di garantire il soddisfacimento di necessità diverse degli utenti.