Apple e Toshiba, l’alleanza sulle memorie flash

di Redazione Commenta

 Apple, secondo le dichiarazioni di Tim Cook in qualità di Chief Operatine Officer, ha messo in atto un pagamento di 500 milioni di dollari per l’acquisto di chip di memoria di tipo flash.

Secondo queste indicazioni, il pagamento è stato costituito Martedì scorso e l’opinione di Tim Cook è che il mercato delle memorie flash si stia stabilizzando.

Tim Cook, alla giornata che ha Apple ha dedicato come momento di confronto e discussione, ha sottolineato la posizione dell’azienda della mela morsicata riguardo dell’attuale situazione.

Toshiba e Apple avevano costituito un accordo di approvvigionamento a lungo termine e, secondo queste indicazioni, si prevedeva il pagamento di questa cifra.

Dalla conferenza emerge che Apple, sempre secondo Tim Cook, ritiene, a buon ragione, che le memorie flash sono fondamentali per la crescita e la stabilizzazione dell’azienda. Le memorie di questo tipo sono per la maggior parte utilizzate sui prodotti Apple.

I consumatori già utilizzano, nella vita di tutti giorni, memorie di questo tipo. A riguardo possiamo senz’altro citare le applicazioni di tipo digital media player dove smartphone o iPod rappresentano dei veri punti di riferimento.

Apple non è la sola casa costruttrice a ritenere fondamentale il ruolo delle memorie di questo tipo. Un altro colosso, Intel, ha già fatto accordi precisi con Micron per assumere un ruolo importante nel settore. Intel, con Micron, ritiene di ricavare un notevole beneficio sia in termini economici che tecnologici.

Secondo Intel, i prezzo delle memorie flash dovrebbe salire del 50 percento, almeno così afferma Troy Winslow, marketing manager per la linea Nand Technology del gruppo Intel.

Per ora tutto bene per i produttori, ma i consumatori? Dovranno pagare di più? Il trend sarà sicuramente positivo per i costruttori.

Secondo Avi Cohen, della Avian Securities, l’aumento del prezzo non avrà necessariamente ricadute sul prezzo finale (i consumatatori).

Certo che Avi Cohen dice “necessariamente”,

Non so, sarà perché siamo italiani…staremo a vedere…

La conferenza tenuta da Tim Cook è disponibile anche via audio webcast sul sito della Apple.

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