Il Lynnfield di Intel e la memoria DDR3

 Il Lynnfield è stato ormai presentato da diversi giorni.

Per sfruttare le potenzialità del processore di casa Intel risulta necessario utilizzare l’harware di ultima generazione, senza lasciare nulla al caso altrimenti avremo, sì, un processore all’avanguardia, ma imprigionato in una tecnologia a “collo di bottiglia”.

Il suo chipset, P55, offre interessanti prestazioni tanto che risulta necessario utilizzare le memorie di ultima generazione, le DDR3. La tecnologia DDR3 offre sicuramente delle prestazioni superiori rispetto alle versioni precedenti, le DDR2.

La tecnologia DDR3 è in grado di offrire un prefetch a 8 bits per impulso di clock, mentre le DDR2 offrono solo 4 bit. In questo caso, l’uso di DDR3 comporta una aumento delle prestazioni pari al 100%, in linea di massima.

Le due tecnologie offrono differenti tensioni di alimentazioni; infatti, la DDR2 richiede 1.8 Volt, mentre DDR3 ne richiede 1.5 V. In realtà, la tensione di alimentazione è una variabile indipendente, nel senso che esistono chip DDR3 che richiedono una tensione anche di 1.8 V.

La tecnologia DDR3 utilizza una topologia che è chiamata “fly-by”, vale a dire ogni chip di memoria risulta connesso direttamente al controllore di memoria. La DDR2, al contrario, utilizza una topologia a stella.

La frequenza di una DDR3 è due volte superiore quella di una DDR2. Infatti, un modulo di memoria DDR3 può funzionare a 1,600 MHz, mentre una DDR2 solo a 800 MHz (in modalità non overlocked).

E’ possibile trovare in Rete diverse notizie interessanti a proposito delle prestazioni delle memorie DDR3 e numerose prove prestazionali, benchmark. Questo studio mostra le diverse prestazioni tra diverse memorie DDR3 con le relative velocita di trasferimento.

Per esempio, con una memoria DDR3-800 (PC3-6400), con una frequenza a 100 MHz, si ottiene un transfer rate di 6400 MB/s. Viceversa, con un modello DDR3-1600 (PC3-12800), ad una frequenza di 200 MHz, se ne ottengono 12800 MB/s.

Nelle memorie DDR3 e stata potenziata la gestione dell’integrità dei segnali. Infatti, con le DDR3 si controlla il singolo modulo di memoria e non l’intero sistema in uso come per DDR2.