Internet è ancora libera?

In realtà la domanda vera è la seguente: Internet è ancora libera qui in occidente?

La risposta, per ora, non è affidabile.

Tutto parte dall’idea di Google e di Verizon, una proposta di legislazione che negli USA ha scatenato un vero bagarre tanto da coinvolgere tutte le persone che, a vario titolo, sono coinvolte dal settore.

Associazioni ed esperti del settore non hanno fatto mancare le loro critiche: in che modo le due più grandi società del settore possono vantare principi di imparzialità?

La proposta partitorita dalle due più grosse realtà del settore è composta in sette punti e che tendono a rivedere il sistema attuale. Il tutto espresso in un documento titolato come Una proposta comune di policy per una rete aperta.

In che cosa consiste questa nuova idea?

Per prima cosa possiamo senza dubbio affermare che i due colossi americani non intendono mettere in discussione i servizi disponibili e al loro accesso secondo le migliori condizioni possibili.

In realtà, Mountain View è già contraria ad un’altra idea di altri operatori commerciali. Infatti, questi vorrebbero un rete a due dimensioni: l’utenza avrebbe diritto ad acquisire determinati contenuti e servizi di aziende dietro un corrispettivo.

Questo concetto di una rete a due velocità non ha trovato il parere favorevoli di altre aziende, tra cui Google.

Ora con la bozza dell’accordo con Verizon, il gigante americano ha deciso di venire a patti.

Questa proposta rappresenta una possibile intesa fra queste due fazioni, una sorta di compromesso.

La possibile intesa è costituita da sette punti, ma su due di questi non esiste una vera convergenza e sono quelli che hanno ricevuti le maggiori critiche.

In effetti, si afferma che le regole a tutela della neutralità della rete non valgono per l’internet mobile, a causa della particolarità del nuovo mezzo di comunicazione di tipo wireless  e per via dell’esigenza di tutelare i nuovi investimenti.

Oltre ad autorizzare gli operatori ad offrire servizi online addizionali, così come previsti già dall’IpTv, su di una rete differente.

Il pericolo di tutto questo è che il cittadino per utilizzare fino a ieri un servizio che già disponeva, ora deve pagare un corrispettivo in più perché presente su di una rete differente.

Non solo, esistono anche servizi troppo cari che potranno essere forniti solo da determinate aziende impedendo una reale concorrenza.