La strategia di Asus

Asus ha un’idea in mente: diventare il terzo polo mondiale per volume di vendite nel segmento dei computer.

Un’idea sicuramente ambiziosa ma non impossibile.

Il capo di Asus ha recentemente rilasciato un’intervista in cui rimarca la sua posizione e la volontà di Asus di arrivare a questo risultato.

I piani sono questi: per il 2010 intende tagliare il traguardo del quarto gruppo e, per poi arrivare a concludere il 2011 a tagliare e piazzarsi al terzo posto.

Asus nasce nel lontano 1989 da un’idea di quattro ingegneri della concorrente Acer e ha chiuso il 2009 con un fatturato di poco meno di 9 miliardi di euro con un utile netto di 300 milioni di euro.

I conti di Asus sono a posto con ottime prospettive di sviluppo.

Asus è protagonista delle sfide tecnologiche e padre della serie EeePC: portatili compatti con una buona diffusione che riescono a coniugare un uso più interattivo e immediato, quale la navigazione sulla rete, con un uso più strettamente professionale.

Jerry Shen ha più volte ripetuto una frase, o un motto, che ha sentito in Acer.

Per Jerry Shen

Noi abbiamo imparato da Acer, ma cerchiamo di farlo meglio

Una delle ultime idee in casa Asus è la futura tavoletta digitale, EeePad, che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, dare fastidio alla sua diretta concorrente in questo segmento, ossia l’iPad di Apple.

La futura tavoletta digitale dispone di uno schermo in grado di rispondere alla tecnologia touch-screen ma che può anche essere utilizzato come desktop una volta inserita la tastiera.

In sostanza, quello che propone Asus è un ibrido: sì un tavoletta digitale, ma anche, nella tradizione di Asus, un vero computer.

La casa asiatica nutre diverse speranza nel suo nuovo prodotto perché, nei suoi piani, dovrebbe farle mantenere il business del segmento portatili visto che, dalle analisi di diverse società, le nuove tavolette digitali, con iPad in testa, dovrebbero risicare non meno del %20 delle vendite di portatili.